Come è noto, le regole che disciplinano il superbonus hanno subito significative trasformazioni nel 2024, con detrazioni e requisiti diversi rispetto agli scorsi anni. Un motivo in più, per tenersi informati sulle ultime disposizioni e massimizzare i vantaggi fiscali nelle operazioni immobiliari.
Di seguito, riassumiamo le novità previste per le diverse tipologie di immobili.
Fine della proroga e sanatoria per i lavori avviati nel 2023
Il recente intervento normativo ha segnato la fine della proroga per il superbonus al 110%, introducendo una sanatoria per i lavori avviati nel 2023 conformi alla normativa del superbonus. Sarà riconosciuto il credito d’imposta per i lavori completati e asseverati entro il 31 dicembre 2023, mentre per le opere ancora da realizzare dal 1° gennaio 2024 si applicherà la detrazione al 70%.
Superbonus al 100% per le zone sismiche
Un’eccezione alla regola riguarda il superbonus a copertura di interventi sugli immobili situati nelle zone sismiche, per le quali è mantenuta la detrazione massima fino al 2025. Questa disposizione si riferisce agli edifici colpiti da eventi sismici a partire dal 1° aprile 2009, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza. Per tali immobili, persiste la possibilità di usufruire della detrazione in dichiarazione dei redditi, nonché di cedere il credito o applicare lo sconto in fattura.
Percentuale al 70% per i condomini e altre Entità
La detrazione del superbonus per i condomini e altri Enti, come ONLUS, ASP, IACP, cooperative di abitazione, e persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività di impresa, è fissata al 70% nel 2024. Nel 2025, la percentuale scenderà ulteriormente, assestandosi al 65%. Le ONLUS che svolgono attività sociosanitaria e assistenziale potranno usufruire del superbonus 110 fino al dicembre 2025, ma solo se rispettano alcuni requisiti previsti dalla normativa.
Fine del Superbonus per unifamiliari e villette
Anche le villette e le case unifamiliari non godranno più del superbonus nel 2024, poiché la detrazione al 110% è stata prorogata solo fino al 31 dicembre 2023 per chi aveva completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. Per coloro che hanno avviato i lavori nel 2023, è prevista una detrazione del 90%, con specifici requisiti.
Fondo per i cittadini con ISEE fino a 15.000 euro
Il Decreto n. 212/2023 ha istituito, inoltre, un Fondo povertà per cittadini con ISEE fino a 15.000 euro che hanno completato almeno il 60% dei lavori entro il 31 dicembre 2023 che compenserà la differenza tra l’aliquota precedente del 110% e l’attuale al 70%, prevedendo l’erogazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Sconto in fattura e cessione del credito nel 2024
Nel 2024, non sarà più possibile usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura per il superbonus, ad eccezione dei lavori in corso con titoli abilitativi presentati entro il 16 febbraio 2023 o per lavori di edilizia libera con pagamenti o accordi effettuati.
Plusvalenza superbonus 2024
Un’importante novità prevede, infine, l’introduzione di una tassazione al 26% sulla plusvalenza ottenuta vendendo una casa ristrutturata con il superbonus 110%. Questo provvedimento mira a prevenire la speculazione sfruttando i benefici fiscali.
Bonus per la casa tuttora attivi
I contribuenti continueranno a beneficiare, anche nel 2024, di altri incentivi fiscali per la casa, come ecobonus, bonus ristrutturazione, bonus infissi, sismabonus, bonus verde, bonus mobili e bonus barriere architettoniche.
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